domenica 18 dicembre 2016

Martedì 20 dicembre - Il Bambino che Scoprì il Mondo

Per l'iniziativa "Corti in Sala" in collaborazione con il Centro Nazionale del Cortometraggio, la visione de "Il Bambino che Scoprì il Mondo" di Alê Abreu verrà introdotta dal cortometraggio

"Oblò, Amazing Laundrette"

di Martina Carosso, Ilaria Giacometti, Mathieu Narduzzi, Eura Pancaldi.



Il Bambino che Scoprì il Mondo
(O Menino e o Mundo) di Alê Abreu


Un bambino vive con i suoi genitori in campagna e passa le giornate in compagnia di ciò che gli offre la natura che lo circonda: pesci, alberi, uccelli e nuvole, tutto diventa pretesto per un gioco e una risata, briglie sciolte alla fantasia. Ma un giorno il padre parte per la città in cerca di lavoro. E il bambino, a cui il genitore ha lasciato nel cuore la melodia indimenticabile che gli suonava sempre, mette in valigia una foto della sua famiglia e decide di seguirne le tracce. Si troverà in un mondo a lui completamente ignoto, fatto di campi di cotone a perdita d’occhio, fabbriche cupe, porti immensi e città sovraffollate. 
Affronterà imprevisti e pericoli per terra e per mare, crescerà, ma qualcosa di quel bambino che si tuffava in mezzo alle nuvole in lui rimarrà sempre.




Apparentemente esile e naif in modo disarmante, non è il tipo di film animato che ci si aspetterebbe di vedere per più di un’ora al cinema. Invece "Il bambino che scoprì il mondo" cattura da subito l’occhio dello spettatore con la sua leggerezza colorata, e l’orecchio, con il calore delle sue sonorità acustiche. Il film scritto, animato, montato e diretto dal brasiliano Alê Abreu incanta, pur affrontando questioni serie, guidandoci con il giovane protagonista fra i paletti da superare nel mondo adulto.
Thomas Martinelli - Il Manifesto

La programmazione di Cineforum Antonianum riprenderà, dopo la pausa Natalizia, 

il 10 gennaio 2017



 

lunedì 12 dicembre 2016

Martedì 13 dicembre - La Grande Scommessa


Per l'iniziativa "Corti in Sala" in collaborazione con il Centro Nazionale del Cortometraggio, la visione de "La Grande Scommessa" di Adam McKay verrà introdotta dal cortometraggio "La Fonte" di Mattia Venturi.

La Grande Scommessa (The Big Short) di Adam McKay



Che cosa ha causato la crisi economica mondiale che ancora si sta ripercuotendo su gran parte del pianeta? Attraverso le storie incrociate di alcuni broker di Wall Street, in questo film scopriamo ciò che è accaduto. 

Il tono vivace e non convenzionale di queste storie di borsa tiene incollati allo schermo.



McKay ha congegnato un meccanismo formidabile di decostruzione stilistica, un magma tutt’altro che serioso e moralistico eppure estremamente illuminante sulle logiche dell’idra finanziaria nutrita da un establishment pervertito ben al di là della famigerata truffa dei subprime. (...) Un sapore spiazzante sul piano narrativo, ma davvero strepitoso su quello della satira.Valerio Caprara, Il Mattino


Nessun film aveva raccontato finora così bene la crisi finanziaria del 2008 (...). Bella voglia della Hollywood di oggi di tornare a un cinema ispirato alla realtà. Francesco Alò, La Repubblica


"La Grande Scommessa" mette insieme finzione e realtà documentando una vicenda vera utilizzando piccoli espedienti di grande impatto. Chiara Caroli, Cinematographe.it



Oscar 2016: Miglior sceneggiatura non originale
BAFTA 2016: Miglior sceneggiatura non originale



mercoledì 7 dicembre 2016

HUMAN - 6 dicembre 2016


HUMAN di Yann Arthus- Bertrand si compone di una raccolta di storie e immagini del nostro mondo, che o rono la possibilità di immergersi nel cuore di quello che signi ca essere umani. Attraverso queste storie, piene di amore e felicità, ma anche di odio e violenza, Human ci pone faccia a faccia con l’Altro, spingendoci a ri ettere sulle nostre vite. Storie quotidiane, testimonianze delle vite più incredibili, questi toccanti incontri hanno in comune una rara sincerità e pongono in evidenza chi siamo – il nostro lato più oscuro, ma anche ciò che è più nobile in noi, e ciò che è universale. La nostra Terra viene mostrata nella sua forma più subli- me attraverso immagini aeree mai viste prima, accompagnate da una musica in crescendo; un’ode alla bellezza del mondo che o re un momento per prendere respiro e fare introspezione.



Human è un’esperienza indimenticabile e senza con ni, come lo sono anche le stupende, impressio- nanti immagini aeree del nostro pianeta e dei suoi abitanti, intercalate ai volti. La coscienza si solleva, talvolta l’impotenza annichilisce. 
Luca Pellegrini – Cinematografo.it

Sull’esempio letterario dell’Ulisse di Joyce, potremmo de nire Human un ‘ lm-corpo’. Esso rappre- senta una sorta di memoria somatica della separazione in quanto restituisce all’umanità una corporeità emotiva frammentata, divisa, composta da modi di vita e di pensiero apparentemente antitetici tra loro che, in verità, costituiscono gli organi di uno stesso corpo, di un medesimo orizzonte.
Alessandro Lanfranchi – Cineforum 

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=X7HklvnrJzg