venerdì 21 dicembre 2018

📈📊 La pagella del primo trimestre ... dai un voto al Cineforum! 📊📈



Gentili Abbonati, Associati e Simpatizzanti,
anche quest'anno, come a ogni rassegna, desideriamo sottoporci alla Vostra valutazione in modo da poter migliorare sempre più il nostro umile contributo alla settima Arte.

Siamo quindi a chiedere cinque minuti del Vostro tempo per compilare il tradizionale sondaggio per il primo trimestre di rassegna appena conclusosi.

Se non eravate presenti alle scorse proiezioni, potete scaricare il sondaggio disponibile a questo collegamento:


stamparlo, compilarlo e consegnarlo allo Staff di Cineforum Antonianum alla prossima proiezione.

Abbiamo pensato di fare cosa utile creando anche un sondaggio da poter comodamente compilare da PC o da Smartphone. Potrete rispondere collegandovi a questo indirizzo:


ovvero scansionando il QrCode


Vi ringraziamo della collaborazione e attendiamo di poter raccogliere le Vs. preziose opinioni.

Il Consiglio Direttivo





martedì 18 dicembre 2018

🎅🎄🎁 A Natale, regala Cineforum Antonianum! 🎁🎄🎅




🎅🎄 Ritorna la promozione natalizia di Cineforum Antonianum🎄🎅

Un idea regalo per donare gioia e cultura in un solo gesto!
🎁 Abbonamenti (15 film): intero € 55 - studente € 30
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Cosa aspetti? Corri a prendere il tuo!

giovedì 13 dicembre 2018

🎬 Martedì 18 Dicembre 🎬

"The Party"di Sally Potter
Gran Bretagna 2017 - Commedia - 71 minuti 
V.O. Sottotitolata


Janet è appena stata nominata ministro del governo ombra, il coronamento della sua carriera politica. Lei e il marito Bill decidono di celebrare l'evento con pochi amici stretti, ma quando gli ospiti arrivano nella loro casa di Londra la festa prende una brutta piega: Bill, infatti, improvvisamente fa due rivelazioni che scioccano Janet e tutti i presenti. Da quel momento, nonostante la facciata di sinistra colta e liberale, tutti loro sono pronti a mettere in discussione amore, amicizia, opinioni politiche e un intero modo di vivere. Sotto la superficie elegantemente liberal degli ospiti freme la rabbia. Lo scontro li spingerà a sfoderare l'artiglieria pesante, anche in senso letterale



"Il Kammerspiel di Sally Potter è intimistico e psicologico, e irresistibilmente ironico. L’equilibrio è perfetto. The Party è un tableau femminile per le donne e sulle donne. Ma anche empatico con la prospettiva maschile.".  Simone Porrovecchio - cinematografo.it

"The Party rappresenta l'inaspettato rientro in una più consolidata tradizione teatrale: è una piccola farsa da camera girata in due sole settimane a Londra, forte di uno straordinario gioco di attori che andrebbero nominati tutti; e ricca di dialoghi brillanti che, toccando temi socio-politico attuali, raccontano di una generazione di ultracinquantenni orfani di illusioni e ideali".  
Alessandra Levanteschi Kezich - La Stampa


67. Festival Internazionale del Cinema di Berlino(2017): Premio Guild

giovedì 6 dicembre 2018

🎬 Martedì 11 Dicembre 🎬

"Mexico! Un Cinema alla Riscossa"
di Michele Rho
Italia 2016 - Documentario - 90 minuti


Il cinema Mexico è una delle pochissime sale mono-schermo ancora attive a Milano. La sua storia è legata a filo doppio alla personalità di Antonio Sancassani che la gestisce da 30 anni in totale indipendenza e curandone ogni singolo aspetto. L'ha fatta così diventare un preciso punto di riferimento per gli addetti ai lavori e per gli appassionati di cinema che cercano in un film la qualità e non gli effetti speciali. “Solo chi ha tanto da fare riesce ad arrivare a tutto; chi non ha niente da fare non arriva a nulla." Questo film fotografa Antonio Sancassani proprio in questi termini: un uomo costantemente impegnato nel ricevere proposte di visone di film, nell'andare ad acquisirli nel centro di distribuzione, nel seguire ogni minimo dettaglio del 'suo' Mexico fino al dare attenzione agli spettatori che lo animano.



"Omaggio a un uomo appassionato, protettore di un’idea di cinema che grazie a lui trova un luogo in cui se ne concretizzano le visioni". Giancarlo Zappoli - mymovies.it

"Perché vederlo? Non è per nostalgia o spirito di rivincita dei piccoli contro i giganti della distribuzione che questo documentario va visto. A mio parere la sua forza sta nel racconto di una visione del cinema che è estremamente pratica, onestamente a cavallo tra l’arte e il commercio, dove i due aspetti sono rispettati e curati con uguale perizia e passione". Matteo Bordone - internazionale.it

giovedì 29 novembre 2018

🎬 Martedì 4 Dicembre 🎬

"Il Prigioniero Coreano" (Geumul)
di Kim Ki-duk
Sud Corea 2016 - Drammatico - 114 minuti


Nam Chul-woo è un pescatore nordcoreano il cui unico bene è la sua barca ed è l'unico mezzo per dare da mangiare a sua moglie e alla loro bambina. Un giorno si blocca il motore mentre sta occupandosi delle reti in prossimità del confine tra le due Coree e la corrente del fiume lo trascina verso la Corea del Sud. Qui viene preso sotto controllo delle forze di sicurezza e trattato come una spia. C'è però chi non rinuncia all'idea di poterlo convertire al capitalismo lasciandogli l'opportunità di girare, controllato a distanza, per le strade di Seoul.





"Il dramma delle due Coree visto da un grande autore che non ha mai militato nel cinema realista ma costruisce sempre mondi complessi e densi di inquietudini filosofiche con un pugno di elementi come sa chi ha visto i suoi film, da "Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera" a "Soffio", da "La samaritana" a "Ferro 3". Fabio Ferzetti - Il Messaggero


"Da coreano del sud, Kim Ki-duk presenta al pubblico di tutto il mondo un’opera finalmente libera da pregiudizi, un’analisi sincera e sentita dell’attuale situazione che connota il suo Paese, per intero. Come sempre, il Maestro esprime il desiderio di parlare davvero dell’uomo, al di là delle scelte ideologiche e della forma del proprio governo". Francesca Romana Torre - cinematographe.it

giovedì 22 novembre 2018

🎬 Martedì 27 Novembre 🎬

"Suburbicon"di George Clooney
USA 2017 - Commedia Noir - 105 minuti


Anni 50. Un gioioso sobborgo californiano, dove il meglio e il peggio dell’umanità si riflettono nelle azioni della gente comune. Ma dopo un misterioso omicidio, una famiglia apparentemente perfetta è costretta a ricorrere al ricatto, alla vendetta e al tradimento per sopravvivere.




"Anche se è ambientato alla fine degli anni Cinquanta, Suburbicon ha come riferimento più che intenzionale l’America di Trump. George Clooney ha lavorato su una vecchia sceneggiatura dei fratelli Coen unendovi nella riscrittura – di nuovo con Grant Heslov – un fatto di cronaca accaduto in Pennsylvania, in quegli stessi anni (…). L’incontro tra l’umorismo di paradossi dei due fratelli e la necessità di presente di Clooney – più molti riferimenti soprattutto all'immaginario di quegli anni (…) – diviene la lente che gli permette di trasformare il vintage d’epoca in attualità”. Cristina Piccino - Il Manifesto

"(…) Un viaggio pulp e grottesco nella mostruosità ipocrita che si cela dietro ad un certo perbenismo, dilagante e sempre attuale. (…) Clooney pesca direttamente dagli stilemi del noir hollywoodiano anni Quaranta e Cinquanta e li reinventa vivificandoli con innesti satirici. La sua regia è ferma nel condurre i due filoni narrativi, il giallo da un lato e l'antirazzista dall'altro (…). Un'ora e mezza di divertimento pungente e qualche riflessione". Serena Nannelli – il Giornale.it



74. Mostra Internazionale D'arte Cinematografica di Venezia (2017):
Premio Fondazione Mimmo Rotella a George Clooney

giovedì 15 novembre 2018

🎬 Martedì 20 Novembre 🎬

"Il Dubbio - Un caso di Coscienza"
(Bedoune Tarikh, Bedoune Emza)
di Vahid Jalilvand
Iran 2017 - Drammatico - 104 minuti


Il dottor Narima, anatomo-patologo, un uomo virtuoso e di solidi principi, ha un incidente con un motociclista e la sua famiglia, in cui ferisce un bambino di otto anni. Si offre di portare il bambino in una clinica vicina, ma il padre rifiuta il suo aiuto come il suo denaro. Alcuni giorni dopo, il Dottor Narima scopre che lo stesso bambino è stato portato nello stesso ospedale in cui lui lavora per un’autopsia per morte sospetta. Nariman deve affrontare un dilemma: è lui il responsabile della morte del piccolo a causa dell’incidente o la morte è dovuta a un avvelenamento da cibo, come sostiene la diagnosi degli altri medici?



"Il Dubbio dimostra l’interesse del regista per storie in cui il dilemma personale si intreccia con i problemi sociali. (…) È un percorso intimo, un racconto che scava sempre più a fondo dentro più anime dilaniate dall'incertezza mentre le coordinate esistenziali si sgretolano e si dissolvono".  Gianlorenzo Franzì - cineforum.it

"Questo film ci sottolinea che la verità è relativa: tutto dipende da quello a cui vuoi o scegli di credere. Questa storia dura ci porta così a riflettere non solo sul mistero della morte, ma anche sulle grandi questioni esistenziali che accompagnano l’uomo. D’altronde come diceva Oscar Wilde: «Credere è profondamente noioso. Dubitare è profondamente avvincente»".  
Giulia Lucchini - cinematografo.it


74. Mostra Internazionale D'arte Cinematografica di Venezia (2017):
Premio Orizzonti Miglior Regia e Miglior Interpretazione Maschile (Navid Mohammadzadeh)

giovedì 8 novembre 2018

🎬 Martedì 13 Novembre 🎬

"Il Filo Nascosto" (Phantom Thread)
di Paul Thomas Anderson
USA 2017 - Drammatico - 130 minuti


Nella Londra degli anni ‘50 Reynolds Woodcock è lo stilista più in voga dell'alta società, famiglia reale compresa. Vive nella sua meravigliosa casa- atelier, affiancato dalla ieratica sorella Cyril. Un giorno, l'uomo incontra la timida cameriera Alma e ne rimane folgorato, tanto da trasformarla nella sua musa. Sembra una delle tante donne di passaggio in quella prestigiosa Maison, ma il suo essere tenace e la sua ostinazione faranno sgretolare l'equilibrio imposto da Woodcock.


"Mentre gli uomini amano svestire le donne, lo stilista Reynolds ama vestirle per trasformarle in feticci privati di una volontà di dominio che le sublima nel momento in cui le imprigiona. Se Day-Lewis giganteggia - ancorché non gli giovi l'eccessiva affettazione del doppiaggio italiano - nel ruolo inventato a partire da figure storiche del cinico e anaffettivo protagonista di «Il filo nascosto» è perché P. T. Anderson gli costruisce attorno, appunto, come con l'ago, il filo e il centimetro, una tela di comportamenti, gerarchie, nevrosi e rituali su cui la cinepresa indaga cercando di scioglierne l'intrinseco rebus." Valerio Caprara - Il Mattino

"Il film è proprio l'opposto di un gioco auto-referenziale: mentre riflette su di sé, si sporge sull'ignoto, affrontando il rapporto tra maschile e femminile come opposizione primaria e storica forse mai pacificabile. La struttura da romance allegorico, né realista né psicologico, permette una abbagliante riaffermazione delle potenzialità del cinema, che vanno molto oltre la semplice narrazione."  
Emiliano Morreale - La Repubblica


Academy Award 2018: Oscar ai Migliori Costumi

giovedì 1 novembre 2018

🎬 Martedì 6 Novembre 🎬

"Ready Player One"
di Steven Spielberg
USA 2018 - Azione - 140 minuti


La maggior parte dell'umanità, afflitta dalla miseria e dalla mancanza di prospettive, si rifugia in Oasis, una realtà virtuale creata dal geniale James Halliday. Prima di morire il visionario creatore ha nascosto nel suo mondo un Easter egg: chi lo troverà erediterà tutto il suo impero virtuale. Nel 2045 nessuno ha ancora trovato l'Easter Egg, ma prosegue ancora scatenata la caccia al tesoro, soprattutto da parte di una multinazionale concorrente intenzionata ad assumere il monopolio assoluto dell'immaginario collettivo. Niente però può competere con l’entusiasmo e la passione di un ragazzo intenzionato a risolvere il puzzle, non per il potere, quanto per il suo amore per Oasis.

Come anticipato a inizio stagione, la proiezione di Ready Player One di Steven Spielberg (adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Ernest Cline) sarà il primo di tre appuntamenti in collaborazione con MacAdemia di Scritture e Letture di Fabio Fracas. Il commento/dibattito, in cui si approfondirà la pellicola sia dal punto filmico che letterario, sarà tenuto dal Prof. Fabio Fracas.





"Spielberg ha sempre sfidato la possibilità di creare il kitsch con il cinema, di trasformare il proprio sentimento di spettatore in un sentimentalismo universale e riconoscibile. Con Ready Player One, riportando il suo alter ego Halliday nella cameretta d’infanzia dove Oasis è nato, ritorna ancora a confrontarsi con il bambino che è stato e che in realtà non ha mai abbandonato. Lo scopo del suo film è dunque quello di rendere visibile ciò che è sempre stato ben discernibile, ribadendo un’idea di Kitsch come doppio, come copia sovrapposta e sostituita all'originale." Roberto Manassero - Cineforum.it

"Più del film, è Spielberg stesso con le sue scelte artistiche a rendere credibile la morale di Ready Player One: l'evasione dalla realtà va calibrata, è una moderna conquista dell'immaginazione ma non deve dissipare il nostro senso del reale." 
Domenico Misciagna - Badtaste.it

giovedì 25 ottobre 2018

🎬 Martedì 30 Ottobre 🎬

"Torneranno i prati"
di Ermanno Olmi
Italia 2014 - Drammatico - 80 minuti

Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nel film il racconto si svolge nel tempo di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto ciò che si narra in questo film è realmente accaduto. E poiché il passato appartiene alla memoria, ciascuno lo può evocare secondo il proprio sentimento.
commemorazione del centenario della Grande Guerral'omaggio di Cineforum Antonianum al Maestro Ermanno Olmi, recentemente scomparso, con la proiezione della sua ultima opera interamente girata sull'Altopiano di Asiago.
Al termine della proiezione, sarà con noi Carlo Fumian, Professore Ordinario di Storia Contemporanea all'Università di Padova.




“Non poteva che essere ambientato lassù sulle sue montagne, a un chiarore lunare che trascolora ogni cosa in una sorta di metafisico bianco e nero, questo accorato appello «contro»: contro le carneficine e il Potere, in nome degli uomini di buona volontà sotto ogni cielo." Alessandra Levantesi Kezich - La Stampa, 6 novembre 2014

“Con la pacatezza che è propria del suo cinema, Olmi incide un segno profondo con un piccolo film, chiuso in un breve lembo di terra da difendere che diventa universale, simbolico, messaggio di condanna e monito contro l’insensatezza di tutte le guerre. Un film rarefatto, ipnotico, estatico come la tromba di Paolo Fresu, che intona il silenzio e ci lascia senza fiato.” 
Beatrice Fiorentino – Il Piccolo, 8 novembre 2014

giovedì 18 ottobre 2018

🎬 Martedì 23 Ottobre 🎬


"L'Isola dei Cani" (Isle of Dogs)
di Wes Anderson
USA 2018 - Animazione - 101 minuti

Giappone 2037. Quando a causa di una contagiosa influenza canina, il governo decide di mandare in esilio tutti i cani di Megasaki City in una vasta discarica chiamata Trash Island, Atari Kobayashi parte da solo a bordo del suo Junior-Turbo Prop e vola attraverso il fiume per ritrovare Spots, il suo cane da guardia. Una volta atterrato, con l'aiuto di un branco di nuovi amici, inizia un viaggio epico che deciderà il futuro dell'intera città.



“Quella che in precedenza era carta da parati sempre in armonia con gli abiti dei personaggi, qui diventa una quantità impressionante di scenografie meravigliose costruite con fondi di bottiglie colorati, ammassi di carta o cumuli di immondizia.
È solo uno dei molti dettagli che parlano dell’estrema sofisticazione cui è giunto questo regista che lentamente, di film in film, ha colmato la distanza da marginale autore di nicchia a cineasta main-stream apprezzato da un larghissimo pubblico.” Gabriele Niola - Wired.it

L'isola dei cani non è un omaggio all’iconografia giapponese. Ben oltre il semplice innamoramento del neofita, è piuttosto la ricerca di una radice comune a due mondi che dialogano per la prima volta, lo scavo oltre la forma immediata e riconoscibile di un segno, un tratto, un disegno.” Roberto Manassero – Cineforum.it


68° Festival Internazionale del Cinema di Berlino (2018): Orso d'Argento per il Miglior Regista

martedì 16 ottobre 2018

Benvenuti!



Cari Soci, Associati e Simpatizzanti,

la passata stagione cinematografica, densa di argomenti interessanti e pellicole da considerarsi veri e propri capolavori, ha reso il nostro compito estivo un brulicare di riunioni, discussioni, visioni che alla fine ci hanno permesso di costruire un programma che speriamo possa appassionarvi come la precedente rassegna.

Venticinque saranno gli appuntamenti anche per questa 72esima stagione di Cineforum Antonianum.
Saturday Night Fever (ovvero “La Febbre del Sabato Sera”), in versione Director’s Cut restaurata nel 2016, aprirà la rassegna con la proiezione a ingresso gratuito.
Uno dei film musicali di maggiore successo di sempre, con la superba colonna sonora composta dai Bee Gees e le movenze irresistibili di Tony Manero (un ventitreenne John Travolta allora quasi sconosciuto), ci catapulterà a ritmo di disco music nel vivo della nuova rassegna.

L'Isola dei Cani di Wes Anderson, vincitore del premio alla miglior regia al festival di Berlino 2018, con l’uso magistrale dello stop motion e con le ineguagliabili doti che consacrano il cineasta tra i Maestri del cinema contemporaneo, toccherà molti dei più attuali argomenti con fantasia e creatività.

Daremo il nostro personale omaggio al Maestro Ermanno Olmi, recentemente scomparso, con la sua ultima opera Torneranno i prati  con cui desideriamo anche celebrare i Cento anni dalla Grande Guerra.

Ready Player One di Steven Spielberg, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Ernest Cline, sarà il primo appuntamento della collaborazione con MacAdemia di Scritture e Letture di Fabio Fracas, iniziata l’anno passato. Anche questa volta il mini-ciclo di approfondimento delle pellicole sia dal punto di vista filmico che letterario sarà composto da tre appuntamenti.
Dopo Spielberg avremo in programma L'Altra metà della Storia di Ritesh Batra, basato sul romanzo “Il senso di una fine” di Julian Barnes; terzo e ultimo sarà A Beautiful Day di Lynne Ramsay, premio al miglior attore (Joaquin Phoenix) e alla miglior sceneggiatura al festival di Cannes 2017, basato sul libro “Non sei mai stato qui” di Jonathan Ames. Per tutte e tre le serate il dibattito in sala sarà condotto da Fabio Fracas.

La varietà delle dinamiche relazionali verrà messa in risalto da titoli come Il Filo Nascosto di Paul Thomas Anderson, Il Sacrificio del Cervo Sacro di Yorgos Lanthimos e dall’esilarante The Party di Sally Potter.

Un documentario Mexico! Un cinema alla riscossa e una commedia The Disaster Artist stuzzicheranno la curiosità dei cinefili svelandoci i retroscena di due particolari settori della cinematografia: la distribuzione e la realizzazione.

Un tema importante ha sempre molteplici sfaccettature e chiavi di lettura; la settima Arte è lo strumento che amiamo e che ci permette, utilizzando un unico filo conduttore, di andare a fondo nella conoscenza di paesi, culture, storie e mentalità differenti. Ad esempio il conflitto, sia esso interiore come in Il Dubbio - Un caso di coscienza, territoriale di Il Prigioniero Coreano e di Foxtrot - La Danza del Destino o sportivo come in Borg/McEnroe e l’amore con i suoi strascichi in The Constitution - Due insolite storie d'amoreCorpo e Anima e Mr. Ove.

Non mancheranno serate con ospiti speciali che verranno svelati di volta in volta e il tradizionale film a sorpresa.

I prezzi di abbonamenti, carnets e biglietti restano invariati.

Non dimenticate di seguire la nostra pagina Facebook e il blog cineforumantonianum.blogspot.com per essere sempre aggiornati sulle proiezioni, gli eventi e gli approfondimenti.


La Presidente
Clara Boschetti

domenica 14 ottobre 2018

💥 Martedì 16 Ottobre Inaugurazione Rassegna 2018/2019 💥


"La Febbre del Sabato Sera" (Saturday Night Fever)
di John Badham
USA 1977 - Commedia Musicale - 122 minuti
v.o. sottotitolata - Versione "Director's Cut" Restaurata nel 2016


Sullo sfondo di una New York livida e marginale, il ballo, per l'italoamericano Tony Manero, è strumento di riscatto sociale e morale. Le movenze irresistibili di John Travolta tra i colori pop della pista da ballo e la colonna sonora composta dai Bee Gees, quintessenza seventies della disco music, ne hanno fatto uno dei film musicali di maggiore successo di sempre, un vero e proprio culto che ha impresso un segno indelebile nella storia del cinema e del costume. Eppure, dietro lo sfavillio delle luci stroboscopiche, resta l'amarezza di un ritratto giovanile crudo e disperato.
Viene proposta la versione restaurata in 4K nel 2016 da Paramount e dal regista John Badham presso i laboratori Technicolor e Deluxe a partire dal negativo originale 35mm e dalle tre matrici 35mm.





La febbre del sabato sera può essere assunto come testimonianza del nostro tempo, certamente più artificiale e spettacolare rispetto a quella che fornì Gioventù bruciata, ma forse non meno eloquente. E le sequenze all'Odissea 2001 (la denominazione, d'altronde, è significativa) fanno già parte, di diritto, di una futura antologia storica del musical”. Ugo Casiraghi, “L'Unità”, 26 marzo 1978

La febbre del sabato sera è considerato la più grande vittoria della disco, espressione perfetta della cultura della dance music al suo apogeo: una rivoluzione che si estende al cinema, agli altri media, al vestiario, alla moda, al costume, al sesso". Claudio Bisoni, “Cinergie. Il cinema e le altre arti”, n. 9, aprile 2016


venerdì 5 ottobre 2018

La collaborazione con MacAdemia continua!


La collaborazione con MacAdemia di Fabio Fracas - Percorsi di Scritture e Letture prosegue anche per la rassegna 2018/2019.
Come l'anno scorso, il mini-ciclo di approfondimento delle pellicole sia dal punto di vista filmico che letterario sarà composto da tre appuntamenti:
 06/11/18 "Ready Player One" di Steven Spielberg, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Ernest Cline
 22/01/19 "L'Altra metà della Storia" di Ritesh Batra, basato sul romanzo "Il senso di una fine" di Julian Barnes
 09/04/19 "A Beautiful Day" di Lynne Ramsay, basato sul libro "Non sei mai stato qui" di Jonathan Arnes



mercoledì 3 ottobre 2018

Ecco il programma della 72° rassegna!!!




Vi abbiamo già annunciato il titolo della proiezione che inaugurerà la stagione 2018/2019

💥E ora ecco i film che ci accompagneranno 
a partire dal 23/10 fino al 16/04/2019💥

Non crederete ai vostri occhi!! 👀👀



sabato 29 settembre 2018

Proiezione Gratuita e Inaugurazione Rassegna 2018/2019



Martedì 16 Ottobre 2018
Inaugurazione 72esima Rassegna di Cineforum Antonianum
con la proiezione gratuita di:




Prima della proiezione sarà possibile sottoscrivere l'abbonamento.
Apertura sala ore 20.30

martedì 25 settembre 2018

🎬🎬 #SaveTheDate - Ricomincia Cineforum Antonianum! 🎬🎬


😍😍 Noi qui siamo tutti in fermento, non stiamo più nella pelle!!! 😍😍
Voi siete pronti?!?

📌 Intanto segnatevi la data: 📌
16 Ottobre '18

⌚ Presto altri dettagli sulla stagione che sta per cominciare! 




#Savethedate #CineforumAntonianum72 #GoodFilmsMakeYourLifeBetter

giovedì 26 aprile 2018

Mercoledì 2 Maggio - La Forma dell'Acqua


"La Forma dell'Acqua" (The Shape of Water)
di Guillermo Del Toro
USA 2017 - Drammatico - 119 minuti
v.o. sottotitolata


America, anni Sessanta, sullo sfondo della Guerra Fredda. Elisa lavora in un segretissimo laboratorio governativo di massima sicurezza. Intrappolata in una vita fatta di silenzio e isolamento, la donna vede la sua esistenza cambiare per sempre quando insieme alla sua collega Zelda scoprono uno strano esperimento non classificato.




"Il Del Toro "autore" è astuto, a tratti lezioso, ma con ossessioni autentiche. Questo film unisce due caratteristiche del suo cinema: l'ambigua attrazione per il diverso (con l'idea speculare che "i veri mostri sono gli umani") e la tensione della fiaba verso l'allegoria storica, evidente nei due gotici ambientati durante la guerra civile spagnola (La spina del diavolo e Il labirinto del fauno).
Eppure, più che la favoletta sui diversi o la storia d'amore tra la Bella e la Bestia (con momenti assai carnali), la forza del film è un amore per il cinema che, anziché risultare cerebrale, dà sostanza alle emozioni, e senso allo stile: i sinuosi movimenti di macchina, la fotografia smaltata, la musica di Alexandre Desplat che pare imitare le vecchie colonne sonore dei film di Jacques Demy. Come se il cinema raggiungesse un vero calore solo citando, più o meno direttamente, il proprio passato". Emiliano Morreale - La Repubblica

"È il cinema invece il riferimento e la materia della narrazione per Guillermo del Toro, The Shape of Water come suggerisce il titolo è un film acquatico, amniotico fino all'ossessione in cui il regista messicano recupera la lezione creativa (e sovversiva) della serie B per rigenerarla. Omaggio esplicito a Jack Arnold, ma anche a La bella e la bestia o a E.T., i «mostri» insomma dell'immaginario, quelli che popolavano le sale inventando nella loro apparenza fantastica nuovi mondi, temerari e disturbanti". Cristina Piccino - Il Manifesto


74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2017): 
Leone D'Oro, Premio Future Film Festival Digital Award, Premio C. Smithers Foundation - CICT-UNESCO e Premio Soundtrack Stars ad Alexandre Desplat
75. Golden Globes (2018):  Miglior Regista e Miglior Colonna Sonora Originale
90. Academy Awards (Oscar 2018):  Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Colonna Sonora e Miglior Scenografia


Continua la raccolta dei questionari di valutazione distribuiti settimana scorsa.
Se però non vi è stato possibile essere presenti in sala, potrete scaricare il sondaggio disponibile a questo collegamento:


stamparlo, compilarlo e consegnarlo allo Staff di Cineforum Antonianum prima della proiezione o inviarlo a cineforumantonianum@gmail.com 

Oppure potrete compilarlo comodamente  da PC o da Smartphone collegandovi a questo indirizzo:


ovvero scansionando il codice:


Con questa proiezione termina 
la 71° rassegna di Cineforum Antonianum. 
Ci auguriamo di rivedervi tutti per l'inizio della 72° edizione,
a Ottobre 2018.

Continuate a seguirci per restare sempre aggiornati!

martedì 24 aprile 2018

La Pagella di fine rassegna ... Dai il tuo voto a Cineforum Antonianum!





Gentili Abbonati, Associati e Simpatizzanti,
siamo oramai giunti al termine di questa 71esima rassegna. Chiediamo ancora una volta la vostra opinione per cercare di migliorare sempre più le nostre attività.

Necessitiamo perciò di cinque minuti del Vostro tempo per compilare il tradizionale sondaggio per i film proiettati da inizio marzo in poi.

Questa sera, prima della proiezione, è stato consegnato il questionario cartaceo. Se però non vi è stato possibile essere presenti in sala, potrete scaricare il sondaggio disponibile a questo collegamento:


stamparlo, compilarlo e consegnarlo allo Staff di Cineforum Antonianum alla prossima proiezione.

Oppure potrete compilarlo comodamente  da PC o da Smartphone collegandovi a questo indirizzo:


ovvero scansionando il codice:

Vi ringraziamo della collaborazione e attendiamo di poter raccogliere le Vs. preziose opioni.


A presto!
Il Consiglio Direttivo

giovedì 19 aprile 2018

Martedì 24 aprile - "Captain Fantastic"

"Captain Fantastic"
di Matt Ross
USA 2016 - Drammatico - 119 minuti



Nel cuore delle foreste del Nord America, lontano dalla società, un padre fuori dal comune dedica la propria vita a trasformare i suoi sei figli in adulti straordinari. Ma una tragedia si abbatte sulla sua famiglia, costringendolo a lasciare quel paradiso, faticosamente costruito, per iniziare, insieme con i suoi ragazzi, un viaggio nel mondo esterno che metterà in dubbio la sua idea di cosa significa essere un genitore, e tutto ciò che ha insegnato ai suoi figli.




"Pluripremiato dal Sundance a Cannes e alla Festa di Roma, l’opera seconda di Matt Ross, educato in una comune, è un prodigio formale e tematico, capace di smontare la sacralità dell’ideologia hippie a vantaggio di un nuovo paradigma pedagogico, fondato sulla sana mediazione. E tale “compromesso” risiede anche nella scelta linguistica adottata dal regista 46enne: squisitamente indie ma assai attraente al grande pubblico, che riderà e si commuoverà con papà Cash e i suoi magnifici ragazzi. Superlativa la prova di un Viggo Mortensen sufficientemente vulnerabile da diventare un eroe saggio e credibile. Un gioiello da non perdere". Anna Maria Pasetti - Il Fatto Quotidiano

"Altro che Montessori, metodo steineriano o licei sperimentali. Per papà Ben la vita è lotta, tanto vale dotarsi delle armi migliori, anche intellettuali. Mai utopia fu rappresentata con tanto divertimento. E senza cedere alla facile irrisione, ma anzi mostrando fino alla fine il fascino eterno di ogni tentativo di costruire un mondo totalmente diverso, e almeno teoricamente migliore di quello in cui ci è dato vivere". Fabio Ferzetti - Il Messaggero


69. Festival di Cannes (2016): Premio Miglior Regia “Un Certain Regard”
Festa del Cinema di Roma 2016: Premio del Pubblico BNL

giovedì 12 aprile 2018

Martedì 17 aprile - "El Abrazo de la Serpiente"

"El Abrazo de la Serpiente"
di Ciro Guerra
Colombia/Venezuela/Argentina 2015 - Avventura- 125 minuti
v.o. sottotitolata



Karamakate, un potente sciamano dell'Amazzonia, ultimo sopravvissuto del suo popolo, vive nella giungla più profonda, in isolamento volontario. Decenni di solitudine hanno fatto di lui un chullachaqui, il guscio vuoto di un essere umano, privo di ricordi e di emozioni. La sua vita svuotata è sconvolta dall'arrivo di Evan, un etnobotanico americano alla ricerca della yakruna, una pianta sacra dai grandi poteri, in grado di insegnare a sognare. Insieme si imbarcano in un viaggio nel cuore dell'Amazzonia, durante il quale passato, presente e futuro si intrecciano, e durante il quale Karamakate lentamente inizia a riconquistare i suoi ricordi perduti.






"Il colombiano Ciro Guerra (...) anziché inseguire il romanticismo visionario e così europeo di un Herzog (...), vuole più semplicemente e più ambiziosamente resuscitare almeno in parte la gigantesca cultura perduta di quelle popolazioni. (...) Non immaginate un film didattico però. Al contrario. Quella vissuta dai protagonisti è un’avventura totale, un viaggio mistico e insieme di conoscenza. Un itinerario sapienziale in cui ognuno (i bianchi soprattutto) scoprirà qualcosa dell’altro mondo, attraverso una serie di incontri e peripezie che naturalmente mettono in evidenza i misfatti del colonialismo, la fine di una cultura millenaria, la violenza subita da popolazioni sterminate o sottomesse fino all'imbarbarimento. Senza mai sfiorare le angustie del film-denuncia, però, ma sempre privilegiando il confronto tra i protagonisti e le diverse culture che esprimono". Fabio Ferzetti - Il Messaggero

"Girando in un ammaliante bianco e nero, Ciro Guerra si prefigge l'obiettivo di raccontarci una parte di mondo ancora in larga parte inesplorata come l'Amazzonia, mostrandocela dal punto di vista degli indigeni e concentrandosi sui riti, le credenze e le leggende delle persone che abitano questi posti magnifici e incontaminati. Il risultato è un’esperienza visiva e interiore di raro fascino, che non può lasciare indifferenti". Marco Paiano - Cinematographe


47. Quinzaine des Réalisateurs  (Cannes 2015): Art Cinema Award
Sundance Film Festival 2016: Premio "Alfred P. Sloan"

giovedì 5 aprile 2018

Martedì 10 aprile - "L'Uomo che vide l'infinito"

"L'Uomo che vide l'infinito"
(The Man who knew infinity)
di Matt Brown 
Gran Bretagna 2015 - Biografico - 108 minuti



1913. Srinivasa Ramanujan, genio indiano della matematica, completamente autodidatta, visitò il Trinity College di Cambridge, dove strinse un legame con il suo mentore, l’eccentrico professore GH Hardy e lottò contro i pregiudizi, per rivelare al mondo il suo genio matematico. Questa è la storia di un’amicizia vera che ha cambiato per sempre il mondo della matematica.

Terza e ultima proiezione, per questa rassegna, del mini-ciclo in collaborazione con MacAdemia di Scritture e Letture di Fabio Fracas. Il Prof. Fabio Fracas ci condurrà, nel dibattito dopo la proiezione, in un approfondimento cinematografico unito a quello letterario.




"Pur prevedibile nella piana struttura drammaturgica, il film di Matthew Brown si fa apprezzare per la bella ambientazione d’epoca ritagliata nell'Università di Cambridge, per il fascino della vicenda umana e per la qualità degli interpreti: Dev Patel conferisce in giusta dose prepotente fervore e ingenuità a Ramanujan; e Jeremy Irons da tempo non trovava un personaggio così intonato alle sue sensibili, sfumate corde di attore". Alessandra Levantesi Kezich - La Stampa


"L’uomo che vide l’infinito si propone sia come il racconto dell'incredibile amicizia tra il rigoroso Hardy e l'outcost Ramanujan, entrambi ben interpretati da Jeremy Irons e Dev Patel, sia come un nuovo tassello nell'ormai conclamata tendenza degli inglesi di donare giusta gloria ai propri geni della scienza in vita reietti, Alan Turing docet". Anna Maria Pasetti - Il Fatto Quotidiano


giovedì 22 marzo 2018

Martedì 27 marzo - Tanna

"Tanna"
di Martin Butler, Bentley Dean 
Autstralia/Vannatu 2015 - Drammatico - 104 minuti
V.O. Sottotitolata



In una società tribale del Pacifico meridionale, una ragazza, Wawa, si innamora di Dain, il nipote del capo tribù. Quando una guerra fra gruppi rivali si inasprisce, a sua insaputa Wawa viene promessa in sposa ad un altro uomo come parte di un accordo di pace. Così i due innamorati fuggono, rifiutando il destino già scelto per la ragazza. Dovranno però scegliere fra le ragioni del cuore e il futuro della loro tribù, mentre gli abitanti del villaggio lottano per preservare la loro cultura tradizionale anche a fronte di richieste di libertà individuali sempre più incalzanti.




"Da non scambiare, e abbandonare, per documento etnografico o film antropologico per specialisti solo perché è ambientato, con interpreti locali, tra i villaggi di alcune delle rare tribù al mondo ancora fedeli all'esclusiva tradizione della foresta (...). Giulietta e Romeo in nauvhal è corretto, ma aggiungete il brivido, a volte miracoloso, di un viaggio ancestrale tra natura e cultura".  Silvio Danese - Nazione-Carlino-Giorno 


"Si fa esperienza di una sensazione insolita quando si è messi di fronte a Tanna (...). Una sensazione che cresce man mano che si procede nella visione, sorpresi e affascinati al contempo dalla distanza che esiste tra le immagini e i personaggi, tra il fascino (e la bellezza) della natura selvaggia in cui si svolge il film e la selvaggia primitività dei suoi attori. La macchina da presa è la guida per entrare in una specie di paradiso perduto, il cui fascino si ingigantisce grazie all'eleganza delle riprese, alla ieratica composizione delle inquadrature, alle sfumature e al contrasto dei colori, anche se poi lo sguardo è come risvegliato dall'inattualità dei corpi e dei volti che in quel mondo incantato si muovono e agiscono". 
Paolo Mereghetti - Corriere della Sera



72. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2015): 
Settimana Internazionale della Critica: Premio del pubblico “Pietro Barzisa” Miglior Film e Premio Fedeora Miglior Fotografia a Bentely Dean


giovedì 15 marzo 2018

Martedì 20 marzo - L'Altro Volto della Speranza

"L'Altro Volto della Speranza"
(Toivon tuolla puolen) di Aki Kaurismäki
Germania/Finlandia 2017 - Commedia - 98 minuti




Wilkström è un rappresentante di camicie, che lascia moglie e lavoro, e punta tutto su una partita a poker per cambiare vita. Khaled è un giovane rifugiato siriano imbarcato clandestino su una carboniera che si ritrova a Helsinki quasi per caso. Anche lui vuole cambiare vita. Le autorità però vorrebbero rispedire ad Aleppo Khaled, che se la deve vedere anche con dei picchiatori razzisti. Ma nella sua strada Khaled incontra anche persone come Wilkström che decide di aiutarlo. I due tentano di ripartire con la gestione di un ristorante triste e senza clienti, “La Pinta Dorata”, magari trasformandolo in un ristorante sushi alla moda... Un rifugiato, un rappresentante, un cuoco, una cameriera, un direttore di sala e un cane... insieme, forse, riusciranno a trovare ciò che cercano.




"L’altro volto della speranza è la nuova perla di humour laconico dal geniale Kaurismäki, con le sue ossessioni (cantanti di strada, Checker Marathon) ma anche voglia di nuovo raccontando di immigrati a schiena dritta (iracheni, siriani, somali) e finlandesi brava gente (la Finlandia, come nazione, meno). (...) Chi conosce i sedici film precedenti di Kaurismäki (tra cui Vita da bohème, Nuvole in viaggio, L’uomo senza passato) non può perderlo. Chi non li conosce pure".  
Francesco Alò - Il Messaggero

"L’altro volto della speranza ci dice alcune cose molto serie, e la più seria di tutte è questa: sul dramma degli immigrati bisogna anche saper ridere! Ovviamente questa riflessione riguarda la sfera artistica, riguarda Kaurismäki come regista e noi tutti come spettatori. Il film è un miracolo (il precedente lavoro del finlandese si intitolava Miracolo a Le Havre): affronta in modo molto diretto un tema complesso e doloroso, racconta l’odissea burocratica del giovane siriano con la precisione di un documentario, sembra insomma un film di Ken Loach... e invece è un film di Kaurismäki quindi fa anche, spesso e volentieri, morir dal ridere. (...) Alcuni film aiutano a capire il mondo, L’altro volto della speranza è uno di questi film".  Alberto Crespi - L’Unità


67. Festival di Berlino 2017: Orso d'Argento - Miglior Regia

giovedì 8 marzo 2018

Martedì 13 marzo - La Notte che Mia Madre ammazzò Mio Padre

"La notte che mia madre ammazzò mio padre"
(La noche che mi madre mató a mi padre)
di Inés París
Spagna 2016 - Commedia Noir - 93 minuti




Succede tutto in una notte. Con i figli via di casa per una gita, Isabel si propone di organizzare la cena di lavoro che suo marito Angel e la sua ex moglie Susana hanno in agenda con un famoso attore argentino: lo vogliono convincere a essere il protagonista del loro prossimo film, un giallo scritto dallo stesso Angel. A quel punto mancherebbe solo la coprotagonista e Isabel, attrice in cerca di una parte, sente che quella è la sua occasione per convincere tutti quanti. Ma nel bel mezzo della serata fa capolino lo stralunato ex di Isabel che ha urgente bisogno di parlarle...




"Piacerà a chi piace la black comedy come hanno imparato a farla gli spagnoli da Almodóvar in poi. La París si mostra una buona allieva di don Pedro soprattutto per quanto riguarda la direzione degli attori. Complimenti anche ai doppiatori che hanno saputo tener dietro alla frenetica parlata iberica.  Giorgio Carbone - Libero     

"Commedia degli equivoci dove nessuno è quello che sembra, nemmeno i morti. In patria ha fatto faville. Per godersela in pieno bisogna lasciarsi trasportare nel gioco di scatole cinesi con sorpresa: arriva all'ultimo minuto, quando già ci si infila la giacca".  Claudia Ferrero - La Stampa

mercoledì 7 marzo 2018

La Pagella del secondo bimestre ... Dai un voto a Cineforum Antonianum!






Gentili Abbonati, Associati e Simpatizzanti,
i primi due mesi del 2018 son passati e ancora una volta chiediamo il vostro aiuto per poter migliorare sempre più le nostre attività.

Siamo quindi a chiedere cinque minuti del Vostro tempo per compilare il tradizionale sondaggio per i film proiettati a gennaio e febbraio.

Se non eravate in sala ieri sera, potrete scaricare il sondaggio disponibile a questo collegamento:


stamparlo, compilarlo e consegnarlo allo Staff di Cineforum Antonianum alla prossima proiezione.

Oppure potrete compilarlo comodamente  da PC o da Smartphone collegandovi a questo indirizzo:


Vi ringraziamo della collaborazione e attendiamo di poter raccogliere le Vs. preziose opioni.


A presto!
Il Consiglio Direttivo

giovedì 1 marzo 2018

Martedì 6 marzo - "Silence"

"Silence"
di Martin Scorsese
USA 2016 - Drammatico/Storico - 161 minuti




XVII secolo. Padre Sebastian Rodrigues e padre Francisco Garupe, due giovani missionari gesuiti portoghesi, intraprendono un lungo viaggio, irto di pericoli, per raggiungere il Giappone e andare alla ricerca del loro insegnante e mentore scomparso, padre Christovao Ferreira. I due missionari sono inoltre incaricati di diffondere il cristianesimo, ma mentre esercitano il loro ministero tra gli abitanti di un villaggio, sono testimoni delle persecuzioni ai danni dei Cristiani giapponesi. In Giappone, infatti, i signori feudali e i Samurai sono decisi a sradicare il Cristianesimo dal paese e tutti coloro che si professano Cristiani vengono arrestati e torturati, costretti all’apostasia, a rinnegare la loro fede o ad essere condannati a una morte lenta e dolorosa...  




"Più ancora del controverso L’ultima tentazione di Cristo (1988) e dell’orientaleggiante Kundun (1997), Silence è il film che con l’immediatezza di un classico porta alla luce l’urgenza spirituale che da sempre sostiene il cinema di Scorsese, in un confronto serrato tra colpa e perdono, caduta e redenzione, angoscia e misericordia. Ed è, insieme, un omaggio neppure troppo velato alla lezione cinematografica dell’indimenticabile Akira Kurosawa, che già nel 1990 aveva voluto Scorsese nel cast di Sogni. Addirittura meticoloso nel rispetto del suo modello letterario, Silence si distacca dal libro di Endo per un minimo dettaglio dell’inquadratura finale. Un’immagine, certo. Non potrebbe essere altrimenti".  
Alessandro Zaccuri - Avvenire

"Dal romanzo di Shusaku Endo Silence, è il frutto di un’enorme ricerca versata in una capillare, ragionata visione scenografica (Dante Ferretti) e umana (dalle lettere dei missionari del ‘600) del tempo (...). Va superata, come una salita necessaria al monte Verità, la prima parte sulla tetra, spiritualmente ispirata, clandestinità tra le comunità cristiane. Nella seconda, le torture e i ricatti a Rodrigues (ottimo Garfield), la pragmatica ambiguità del “Giuda” Kichijiro, lo scontro teologico con l’Inquisitore, aprono la domanda sul silenzio di Dio alla scelta della fede come silenzio. Avventuroso e profondo".  Silvio Danese - Nazione-Carlino-Giorno


National Board of Review Awards 2016: 
Migliori Dieci Film dell'Anno, Migliore Sceneggiatura non Originale