Una storia affascinante e visionaria, in un futuro non così lontano, dov'è possibile innamorarsi di una voce tecnologica
Presentato in anteprima mondiale al New York Film Festival e successivamente, in concorso, all’ottava edizione del Festival di Roma, HER, è ambientato in un ipotetico futuro in una Los Angeles stilizzata in cui gli uomini vivono in stretta simbiosi con computer e telefonini, immersi in una tecnologia che oramai è in grado di provare emozioni.
Theodore Twombly, è un uomo tanto sofisticato quanto introverso che si guadagna da vivere scrivendo lettere d’amore per altre persone. Proprio lui si è lasciato sfuggire di mano il matrimonio, ritrovandosi costretto a divorziare da Catherine.
Solo, tormentato dai sensi di colpa e privo di ispirazione, Theodore si lascerà convincere da una pubblicità ad acquistare un avveniristico Sistema Operativo presentato come una vera e propria intelligenza artificiale. Ed è così che entra in scena Samantha che lo accompagnerà in un viaggio attraverso sé stesso, fino al più nobile dei sentimenti.
Vincitore nel 2013 dell’Orso
d’Oro e del Premio della Critica Internazionale al Festival di Berlino, Il caso Kerenes (Child’s Pose) conferma il
regista rumeno Călin Peter Netzer una delle voci più importanti del
cinema europeo attuale.
Cornelia è una donna
borghese sulla sessantina dal carattere dominante che ha condizionato
la vita agiata della famiglia accanto ad un marito passivo ed un
figlio Barbu, ormai più che trentenne, che controllato
ossessivamente dalla madre non è riuscito a rendersi minimamente
autonomo. Quando Barbu è coinvolto in un grave incidente, provocando
alla guida della sua auto la morte di un ragazzino, Cornelia lotta
con le unghie e con i denti, dimostrandosi pronta a tutto pur di
evitare che finisca in prigione, senza capire che la vera libertà a
cui il figlio aspira può concederla solo lei stessa.
"Vincitore a Berlino
il film del romeno Netzer è l'impietoso ritratto della borghesia
romena di oggi e di un rapporto super edipico tra una mamma e un
figlio che in un incidente ha ucciso un bimbo. Da una parte la
corruzione materiale dove tutto si compra, dall'altra quella morale
del racconto potente, ricco di analisi, osservazioni, recitato al
meglio (Luminita Gheorghiu, Bogdan Dumitrace), completo di squarci di
biografia collettiva." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della
Sera', 13 giugno 2013)
"Il film rumeno 'Il
caso Kerenes', già premiato dal festival di Berlino che
probabilmente conserva la sua vocazione di osservatorio attento sui
vicini e meno vicini orientali, si presta a più di un livello di
lettura. Meno convincente è la messa in scena di un caso giudiziario
sul cui sfondo fiorisce la corruzione. (...) Più potente invece lo
sguardo su una relazione tra madre e figlio dominata da un sentimento
amoroso malato. Dunque meno interessante l'aspetto sociologico,
malgrado il probabile ponte metaforico tra dimensione pubblica e
privata nel suggerire quanto la deresponsabilizzazione personale sia
pesante eredità della diseducazione comunista. E' più da
valorizzare la scelta stilistica del 'film da camera', dal ritmo
concitato e nervoso, che offre una bella chance alla protagonista
Luminita Gheorghiu." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 13
giugno 2013)
Nebraska racconta la storia di Woody, un anziano del Montana che scappa ripetutamente di casa nel tentativo di raggiungere il Nebraska, dove è convinto di dover ricevere un ricco premio della lotteria. Preoccupati dal suo stato mentale, i familiari dibattono a lungo sul metterlo o meno in una casa di cura, fino a quando il figlio David decide di accompagnare il padre in questo folle viaggio. Lungo il tragitto i due si fermano un paio di giorni nel piccolo villaggio natale di Woody dove, sotto gli occhi del figlio, ripercorre il suo passato dando vita a una commedia intensa e commovente. Dopo la Palma d’Oro al protagonista Bruce Dern come Miglior Attore al Festival di Cannes, il film di Alexander Payne si è aggiudicato ben 5 nomination ai Golden Globe Awards 2014.
Dopo la grande apertura nel segno dei fratelli Coen, il Cineforum Antonianum propone martedì 4 novembre il principale rivale de La grande bellezza agli Oscar 2014: Alabama Monroe di Felix van Groeningen.
Elise e Didier si innamorano, nonostante le molte differenze tra loro, e decidono di vivere insieme. Quando la loro unica figlia si ammala gravemente il loro rapporto rischia di distruggersi. Andando avanti e indietro nel tempo di questa storia, grazie a un brillante uso del montaggio, il regista cerca tra le pieghe dell'amore dove vada a nascondersi il dolore. Un dolore, a tratti indagato in maniera ricattatoria, cui non si riesce a dare un senso. L'unico sollievo pare venire dalla musica, quel bluegrass forza trascinante del film e della vita di molti.
Dove: Porto Astra ( sala 8) in via Santa Maria Assunta 20
Quando: martedì 4 novembre, ore 21
Info e costi:
- Biglietto di abbonamento per tutta la rassegna: €60
- Abbonamento studenti (medie superiori e universitari – fino a 27 anni): €35
- Se porti degli amici paghi meno! Ogni 4 abbonamenti studenti, il 5° è gratis!