In piena epoca vittoriana, un medico e un suo amico si propongono di porre fine a quella che considerano una vera tragedia, l’isterismo femminile che, di punto in bianco, cambia l’umore delle donne con cui hanno a che fare, rendendole piene di rabbia, nevrotiche e spesso anche depresse senza alcuna ragione.
Dopo essersi accorti degli effetti benefici ottenuti praticando dei massaggi pelvici sulle loro pazienti, decidono di mettere a punto un oggetto casualmente testato, che sconvolgerà la vita della società benpensante: il vibratore.
La regista sa offrire del triangolo fatale inglesi/repressione sessuale/lotta di classe una lettura arguta e divertita. Al passo con i tempi che rimettono in gioco strategie erotiche e oscuri oggetti del desiderio. Un film che, ambientato non casualmente negli anni di Freud, rimette il piacere fisico al centro della partita. Con humor e vivacità tipicamente anglosassone.
Nessun commento:
Posta un commento