domenica 29 marzo 2015

Martedì 31 marzo


Il passato di Asghar Farhadi


Martedì 31 marzo sarà proiettata la pellicola francese Il passato di Asghar Farhadi. Il regista, non di certo una novità per il Cineforum Antonianum, già apprezzato con Una separazione, si conferma particolarmente abile nel raccontare la complessità della natura umana attraverso un intreccio di dialoghi, ambienti, gesti e sguardi che, anzichè dissipare i dubbi, ne creano di ulteriori e ancora più profondi. 


Dopo quattro anni di separazione, Ahmad arriva a Parigi da Teheran, su  richiesta di Maria, la moglie francese, per espletare le formalità del loro divorzio. Durante il suo breve soggiorno, Ahmad scopre il rapporto conflittuale che Maria ha con sua figlia, Lucia. Gli sforzi di Ahmad per cercare di migliorare questo rapporto sveleranno i segreti di un passato a lui sconosciuto.

mercoledì 18 marzo 2015

Martedì 24 marzo 2015

In una rassegna come quella del Cineforum non poteva mancare – il 24 marzo - il film documentario di Marco Segato L'uomo che amava il cinema, dedicato alla figura di Piero Tortolina, animatore culturale padovano scomparso nel 2007, “forse l’ultimo vero cinéphile, vissuto in un’epoca in cui il cinema era grande e le passioni che animava straordinarie” (Marco Segato). Il documentario sarà introdotto dal regista.  

Laureato in ingegneria, coltiva da sempre la passione per il cinema. Frequenta il Centro Universitario Cinematografico e avvia l’esperienza di Cinema1, storico cineclub italiano. Nel ’77 inizia una raccolta di pellicole che diverrà una delle più importanti collezioni private italiane. Fa circolare i suoi film in tutta Italia, nei cineclub e nelle retrospettive, dando un contributo essenziale alla diffusione della cultura cinematografica. Al termine della proiezione incontro con il regista Marco Segato. 

Commenta così il regista :

«Ho conosciuto Piero Tortolina solo pochi anni fa. Era un uomo elegante, gentile e sempre un po´ misterioso. Da subito mi è sembrato che il fuoco che aveva bruciato nella sua vita, quello di una passione inestinguibile per il cinema, fosse difficile da afferrare e da comprendere fino in fondo, una passione straordinaria ma anche pericolosa che può cambiare la vita, farla deragliare verso luoghi a volte meravigliosi e a volte inospitali. Ero curioso di sapere qual fosse la storia che aveva da raccontare. Così mi sono convinto che fosse necessario raccontare la storia di Piero Tortolina perché in qualche modo era anche la storia del cinema italiano vista attraverso gli occhi di uno straordinario cinéphile, forse l’ultimo vero cinéphile, vissuto in un’epoca in cui il cinema era grande e le passioni che animava straordinarie. Tortolina era consapevole della parabola incerta che il cinema stava compiendo, lui che aveva amato quello classico americano degli anni Trenta e Quaranta. Eppure non smise fino all’ultimo di essere curioso, di interessarsi a registi nuovi, di avere fiducia nei giovani» 


giovedì 12 marzo 2015

Martedì 17 marzo - Smetto quando voglio

Dalla storie di sette precari parte il brillante film Smetto quando voglio di Sydney Sibilia – il 17
marzo - che va a pescare tanto nella commedia all’italiana, partendo dalla realtà di tutti i giorni,
quanto alle serie tv come Breaking Bad o The Big Bang Theory.

Pietro Zinni ha trentasette anni, fa il ricercatore ed è un genio. Ma questo non è sufficiente. Arrivano i tagli all'università e viene licenziato. Cosa può fare per sopravvivere un nerd che nella vita ha sempre e solo studiato?


L'idea è drammaticamente semplice: mettere insieme una banda criminale come non se ne sono mai viste. Recluta i migliori tra i suoi ex colleghi, che nonostante le competenze vivono ormai tutti ai margini della società, facendo chi il benzinaio, chi il lavapiatti, chi il giocatore di poker.

Macroeconomia, Neurobiologia, Antropologia, Lettere Classiche e Archeologia si riveleranno perfette per scalare la piramide malavitosa. Il successo è immediato e deflagrante, arrivano finalmente i soldi, il potere, le donne e il successo. Il problema sarà gestirli...




lunedì 9 marzo 2015

Martedì 10 marzo

 Boyhood 
di Richard Linklater
 
Il film racconta la vita di una famiglia con gli occhi di un bimbo, documentando la crescita vera del giovane Ellar Coltrane. Il film è diviso in episodi e segue la vita di Mason jr dal suo primo anno di scuole elementari fino al momento in cui lascia la famiglia per andare al college, alla fine del quarto anno di scuole superiori: quindi dai 5 ai 18 anni circa. La sua storia si inserisce all’interno di quella della sua famiglia: i genitori di Mason jr sono divorziati, lui e sua sorella Samantha vivono tra due famiglie.

Il film racconta, dal punto di vista di Mason, i traslochi, le nuove scuole, la nuova relazione del padre (che ha un altro figlio da un’altra compagna), e i due successivi matrimoni falliti della madre con due uomini con problemi di alcolismo e progressivamente sempre più violenti. Ma soprattutto parla di Mason, della sua infanzia e della suaadolescenza, dalla prima fidanzata alla prima sbronza, ai viaggi per andare a trovare la sorella maggiore all’università.




Il film è stato girato in soli 39 giorni, ma la particolarità è quella di essere stato ambientato in un arco temporale di oltre dieci anni. La decisione del regista, infatti, è stata quella di vedere i personaggi cambiare realmenteanno per anno, senza l’ausilio di make up o, nel caso dei bambini, del cambio dell’attore.

Boyhood racconta anche la storia di questi ultimi 12 anni, dagli eventi storici (la guerra in Afghanistan, l’elezione di Obama) all’evoluzione degli oggetti d’uso quotidiano, tecnologici e non.



martedì 3 marzo 2015

Programmazione di marzo


Ad aprire il mese di marzo stasera, 3 marzo, al cineforum Antonianum non poteva che essere il premio Oscar Ida, diretto da Paweł Pawlikowski. Siamo nella polonia del 1962. Anna ha diciotto anni e sta per farsi suora nel convento dove vive, orfana, sin da bambina. Prima di prendere i voti, scopre di avere una zia ancora in vita, Wanda. Insieme, le due donne affrontano un viaggio alla scoperta l'una dell'altra e del loro passato. Ida si troverà a dover scegliere tra la sua identità di nascita e la religione che l'ha salvata dai massacri nazisti. Un delicato gioco di contrasti tra le due donne protagoniste (Agata Kulesza e Agata Trzebuchowska) e lo sfondo dai conflitti che hanno segnato la società polacca di quegli anni.

Il 10 marzo sarà la volta di Boyhood di Richard Linklater. Un progetto sperimentale, il film racconta la vita di una famiglia con gli occhi di un bimbo, documentando la crescita vera del giovane Ellar Coltrane. Il film è stato girato in soli 39 giorni, ma la particolarità è quella di essere stato ambientato in un arco temporale di oltre dieci anni. La decisione del regista, infatti, è stata quella di vedere i personaggi cambiare realmente anno per anno, senza l’ausilio di make up o, nel caso dei bambini, del cambio dell’attore.


Dalla storie di sette precari parte il brillante film Smetto quando voglio di Sydney Sibilia – il 17 marzo - che va a pescare tanto nella commedia all’italiana, partendo dalla realtà di tutti i giorni, quanto alle serie tv come Breaking Bad o The Big Bang Theory. Pietro, un chimico di 37 anni non vuole finire per strada come molti dei suoi amici, quindi si ingegna fino a scoprire, con l’aiuto di un collega, come sintetizzare una nuova sostanza stupefacente non ancora messa al bando dal ministero. Pietro chiama a raccolta i suoi amici accademici finiti in rovina e mette su una banda, per fare soldi e per ritrovare una minima dignità.

In una rassegna come quella del Cineforum non poteva mancare – il 24 marzo - il film documentario di Marco Segato L'uomo che amava il cinema, dedicato alla figura di Piero Tortolina, animatore culturale padovano scomparso nel 2007, “forse l’ultimo vero cinéphile, vissuto in un’epoca in cui il cinema era grande e le passioni che animava straordinarie” (Marco Segato). Laureato in ingegneria, coltiva da sempre la passione per il cinema. Frequenta il Centro Universitario Cinematografico e avvia l’esperienza di Cinema1, storico cineclub italiano. Nel ’77 inizia una raccolta di pellicole che diverrà una delle più importanti collezioni private italiane. Fa circolare i suoi film in tutta Italia, nei cineclub e nelle retrospettive, dando un contributo essenziale alla diffusione della cultura cinematografica. Al termine della proiezione incontro con il regista Marco Segato.

Martedì 31 marzo sarà proiettata la pellicola francese Il passato di Asghar Farhadi. Il regista, non di certo una novità per il Cineforum Antonianum, già apprezzato con Una separazione, si conferma particolarmente abile nel raccontare la complessità della natura umana attraverso un intreccio di dialoghi, ambienti, gesti e sguardi che, anzichè dissipare i dubbi, ne creano di ulteriori e ancora più profondi. Dopo quattro anni di separazione, Ahmad arriva a Parigi da Teheran, su richiesta di Maria, la moglie francese, per espletare le formalità del loro divorzio. Durante il suo breve soggiorno, Ahmad scopre il rapporto conflittuale che Maria ha con sua figlia, Lucia. Gli sforzi di Ahmad per cercare di migliorare questo rapporto sveleranno i segreti di un passato a lui sconosciuto.


INFO
Cineforum Antonianum 
Ore 21 Cinema Porto Astra / sala 8
via Santa Maria Assunta 20 – Padova 

Ingresso singola proiezione: 5 euro
cineforumantonianum@gmail.com