mercoledì 18 marzo 2015

Martedì 24 marzo 2015

In una rassegna come quella del Cineforum non poteva mancare – il 24 marzo - il film documentario di Marco Segato L'uomo che amava il cinema, dedicato alla figura di Piero Tortolina, animatore culturale padovano scomparso nel 2007, “forse l’ultimo vero cinéphile, vissuto in un’epoca in cui il cinema era grande e le passioni che animava straordinarie” (Marco Segato). Il documentario sarà introdotto dal regista.  

Laureato in ingegneria, coltiva da sempre la passione per il cinema. Frequenta il Centro Universitario Cinematografico e avvia l’esperienza di Cinema1, storico cineclub italiano. Nel ’77 inizia una raccolta di pellicole che diverrà una delle più importanti collezioni private italiane. Fa circolare i suoi film in tutta Italia, nei cineclub e nelle retrospettive, dando un contributo essenziale alla diffusione della cultura cinematografica. Al termine della proiezione incontro con il regista Marco Segato. 

Commenta così il regista :

«Ho conosciuto Piero Tortolina solo pochi anni fa. Era un uomo elegante, gentile e sempre un po´ misterioso. Da subito mi è sembrato che il fuoco che aveva bruciato nella sua vita, quello di una passione inestinguibile per il cinema, fosse difficile da afferrare e da comprendere fino in fondo, una passione straordinaria ma anche pericolosa che può cambiare la vita, farla deragliare verso luoghi a volte meravigliosi e a volte inospitali. Ero curioso di sapere qual fosse la storia che aveva da raccontare. Così mi sono convinto che fosse necessario raccontare la storia di Piero Tortolina perché in qualche modo era anche la storia del cinema italiano vista attraverso gli occhi di uno straordinario cinéphile, forse l’ultimo vero cinéphile, vissuto in un’epoca in cui il cinema era grande e le passioni che animava straordinarie. Tortolina era consapevole della parabola incerta che il cinema stava compiendo, lui che aveva amato quello classico americano degli anni Trenta e Quaranta. Eppure non smise fino all’ultimo di essere curioso, di interessarsi a registi nuovi, di avere fiducia nei giovani» 


Nessun commento:

Posta un commento