giovedì 28 febbraio 2013

Martedì 5 marzo - Tomboy di Céline Sciamma

Tomboy
di Céline Sciamma 
(Francia 2011)


"Dimostrazione esemplare che 'piccolo film' non vuol dire sempre 'film piccolo'. Céline Sciamma ha realizzato Tomboy (come dire 'ragazzo mancato') con un minimo di mezzi: una telecamera Canon 5D, troupe ridotta all'osso, venti giorni di lavorazione, cinquanta scene in due-tre ambienti. Eppure il suo piccolo film, una parabola intelligente e affettuosa sui labili confini dell'identità sessuale, riesce ad appassionarti come si trattasse di un 'suspenser'. [...] Intessuta di eventi quotidiani, una storia pudica quanto coinvolgente, diretta da una regista poco più che trentenne ma che la sa già lunga sugli sguardi."

Roberto Nepoti - La Repubblica

"Dieci anni e un trasloco: è Laure (Zoé Héran), ma per i nuovi amichetti elle s'appelle Mickaèl. Si veste come un maschiaccio (tomboy, in inglese), gioca a calcio e mena le mani: ci scappa anche il bacetto a un'amica, ma la scuola sta per iniziare. Come continuare la 'finzione'? La risposta è un piccolo grande film: Tomboy della francese Céline Sciamma. Che ha coraggio da vendere: esplorazione della sessualità, ricerca dell'identità, libero arbitrio, i temi sono pe(n)santi, ma la misura non è mai colma, l'enfasi - a parte il pongo e i genitori tagliati con l'accetta - e la costruzione a tesi sono scongiurate. Magistralmente lieve nella direzione dei suoi piccoli attori, la 31enne regista ne fotografa smorfie, segreti e bugie, marcando la distanza dai bambini saputelli e drammaturgicamente obesi del cinema italiano. Così Tomboy sfiora il cuore, ibridando introspezione e geometrie relazionali, fino al primo privilegio dell'uomo: dare un nome. 'Mi chiamo Laure', ho 10 anni e conosco Rimbaud: lo è un altro. Scopritelo in sala, ne vale la pena."

Federico Pontiggia - Il Fatto Quotidiano

Sinossi

Laure, dieci anni, capelli corti ad incorniciare un viso angelico, si è appena trasferita con la famiglia nella nuova casa. Durante l'estate conosce Lisa, sua coetanea, e altri ragazzi del quartiere ai quali fa credere di essere un maschietto di nome Michael. Passano le settimane, e il rapporto tra Laure/Michael e Lisa si fa sempre più stretto, rivelando qualche ambiguità e un piccolo bacio... Céline Sciamma affronta un tema coraggioso e delicato, quello della scoperta della sessualità durante il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, e fotografa reazioni e comportamenti di un gruppo di bambini alla scopertà di se stessi immortalando tutta la loro innocenza tra tensione, tenerezza e sensibilità.

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