mercoledì 4 novembre 2015

Martedì 10 novembre_ Viviane di Ronit Elkabetz, Shlomi Elkabetz


Viviane è uno di quei film miracolosi in cui sembra non succedere niente e invece avvince con momenti drammatici e ironici, con una intensa sceneggiatura e attori eccezionali”. (Natalia Aspesi – La Repubblica)


Se pensate che nulla sia più appassionante di un courtroom drama americano, forse non avete ancora visto un film giudiziario israeliano (…) romanzo affollato di storie, atti mancati, cui un gruppo di attori fantastici dà tutti i sapori e le emozioni del mondo”. (Fabio Ferzetti – Il Messaggero).



Viviane Amsalem è determinata a ottenere il divorzio dal marito che non ama più. Ha meditato a lungo e da tre anni ha lasciato il tetto coniugale e si fa ospitare da un fratello sposato.

Purtroppo Israele, patria di Viviane e di suo marito Elisha, pur essendo nazione democratica non prevede matrimonio e separazione civili. Ci si deve rivolgere all’unica autorità competente, il tribunale rabbinico, che rimette nelle mani del coniuge la decisione definitiva: la separazione infatti può avvenire esclusivamente con il suo pieno consenso.

Ogni espediente è concesso al marito, ai testimoni convocati dalle parti e ai giudici al fine di rallentare fino allo spasmo la procedura tentando di evitare quello che per Viviane è inevitabile.





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