martedì 10 maggio 2016

Martedì 10 maggio_VIZIO DI FORMA di Paul Thomas Anderson ( V.O)

Indipendent Spirit Award 2015: Premio “Robert Altman”

L’ex compagna del detective Doc Sportello si rifà viva all’improvviso con una storia sul suo attuale fidanzato miliardario, del quale, si da il caso, sia innamorata. Le trame della sua ex moglie e del suo ragazzo per rapire il miliardario, portano il detective sull’orlo della pazzia…

Siamo alla fine degli psichedelici anni ’60, ‘paranoia’ è la parola più ricorrente ‘ e Doc sa che “love” è un’altra delle parole, come “trip” o “groovy”, che vengono usate a sproposito—solo che quest’ultima in genere porta guai.




Vizio di forma, un noir, un thriller, un sogno psichedelico, che il venerato regista americano Paul Thomas Anderson, a 45 anni, ha osato, primo e forse ultimo al mondo, trarre da un romanzo di Thomas Pynchon (Inherent Vice del 2009) […] In certi momenti il film pare Chinatown di Polanski (1974), in altri Il lungo addio di Altman (1973), ma Anderson è ovunque e pure Pynchon. È un labirinto di fatti, luoghi, personaggi che si inseguono, ed è come se anche lo spettatore scivolasse nella storia come in una nebbia: e infatti pare normale che gli intrecci si accumulino e si sfaldino senza che a Doc, ma anche a noi, importi il nesso e pretenda una soluzione. Ma poi il senso c’è.[…]” ( Natalia Aspesi - la Repubblica)


Vizio di forma è brillantemente segnato da Jonny Greenwood, è un viaggio mentale di Anderson, dove il jazz irrompe con un riverbero che può lasciare storditi, confusi e persino infastiditi. Ma senza dubbio siete nelle mani di un maestro”.(Peter Travers - Rolling Stone)




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