giovedì 12 aprile 2018

Martedì 17 aprile - "El Abrazo de la Serpiente"

"El Abrazo de la Serpiente"
di Ciro Guerra
Colombia/Venezuela/Argentina 2015 - Avventura- 125 minuti
v.o. sottotitolata



Karamakate, un potente sciamano dell'Amazzonia, ultimo sopravvissuto del suo popolo, vive nella giungla più profonda, in isolamento volontario. Decenni di solitudine hanno fatto di lui un chullachaqui, il guscio vuoto di un essere umano, privo di ricordi e di emozioni. La sua vita svuotata è sconvolta dall'arrivo di Evan, un etnobotanico americano alla ricerca della yakruna, una pianta sacra dai grandi poteri, in grado di insegnare a sognare. Insieme si imbarcano in un viaggio nel cuore dell'Amazzonia, durante il quale passato, presente e futuro si intrecciano, e durante il quale Karamakate lentamente inizia a riconquistare i suoi ricordi perduti.






"Il colombiano Ciro Guerra (...) anziché inseguire il romanticismo visionario e così europeo di un Herzog (...), vuole più semplicemente e più ambiziosamente resuscitare almeno in parte la gigantesca cultura perduta di quelle popolazioni. (...) Non immaginate un film didattico però. Al contrario. Quella vissuta dai protagonisti è un’avventura totale, un viaggio mistico e insieme di conoscenza. Un itinerario sapienziale in cui ognuno (i bianchi soprattutto) scoprirà qualcosa dell’altro mondo, attraverso una serie di incontri e peripezie che naturalmente mettono in evidenza i misfatti del colonialismo, la fine di una cultura millenaria, la violenza subita da popolazioni sterminate o sottomesse fino all'imbarbarimento. Senza mai sfiorare le angustie del film-denuncia, però, ma sempre privilegiando il confronto tra i protagonisti e le diverse culture che esprimono". Fabio Ferzetti - Il Messaggero

"Girando in un ammaliante bianco e nero, Ciro Guerra si prefigge l'obiettivo di raccontarci una parte di mondo ancora in larga parte inesplorata come l'Amazzonia, mostrandocela dal punto di vista degli indigeni e concentrandosi sui riti, le credenze e le leggende delle persone che abitano questi posti magnifici e incontaminati. Il risultato è un’esperienza visiva e interiore di raro fascino, che non può lasciare indifferenti". Marco Paiano - Cinematographe


47. Quinzaine des Réalisateurs  (Cannes 2015): Art Cinema Award
Sundance Film Festival 2016: Premio "Alfred P. Sloan"

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