lunedì 31 marzo 2014

1 aprile - La prima neve di Andrea Segre


La prima neve è quella che tutti in valle aspettano. È quella che trasforma i colori, le forme, i contorni.
Dani però non ha mai visto la neve. Dani è nato in Togo, ed è arrivato in Italia in fuga dalla guerra in Libia. È ospite di una casa accoglienza a Pergine, paesino nelle montagne del Trentino, ai piedi della
Val dei Mocheni. Ha una figlia di un anno, di cui però non riesce a occuparsi. C’è qualcosa che lo blocca. Un dolore profondo.Dani viene invitato a lavorare nel laboratorio di Pietro, un vecchio falegname e apicoltore della Val dei Mocheni, che vive in un maso di montagna insieme alla nuora Elisa e al nipote
Michele, un ragazzino di 10 anni la cui irrequietezza colpisce subito Dani. Il padre di Michele è morto da poco, lasciando un grande vuoto nella vita del ragazzino, che vive con conflitto e tensione il rapporto con la madre e cerca invece supporto e amicizia nello zio Fabio. La neve prima o poi arriverà e non rimane molto tempo per riparare le arnie e raccogliere la legna.  Un tempo breve e necessario, che permette a dolori e silenzi di diventare occasioni per capire e conoscere. Un tempo per lasciare che le foglie, gli alberi e i boschi si preparino a cambiare. In quel tempo e in quei boschi, prima della neve, Dani e Michele potranno imparare ad ascoltarsi.

NOTE DI REGIA 

La luce entra nel bosco insieme alle ombre. Si alternano, si incrociano, giocano come vuoti e pieni, 
come spazi di vita tra silenzio e rumore. Gli alberi sembrano voler scappare dal bosco. Ma non 
possono. Crescono a cercare la luce, si allungano per superare gli altri, ma rimangono tutti ancorati lì, 
uno affianco all'altro, in file regolari che segnano le prospettive.  È il bosco il luogo centrale dell'incontro tra Dani e Michele; è in quello spazio che i due si seguono, si  cercano, si respingono, si conoscono. È uno spazio in cui la natura diventa teatro. Dove la realtà  diventa luogo dell'anima e ospita significati e metafore che la trascendono. Pronta a diventare sogno.  Come nel mio primo film Io sono Li, anche La prima neve è costruito nel dialogo costante tra regia  documentaria e finzione, tra il rapporto denso e diretto con la realtà e la scelta di momenti più intimi  costruiti con attenzione ai dettagli della messa in scena. Così è anche nel lavoro con gli attori: persone  del luogo e attori professionisti interagiscono tra loro, in un processo di contaminazione tra realtà e  recitazione. Con il privilegio, in questo secondo film, di aver finalmente potuto lavorare con l’energia e  l’imprevedibilità di bambini e giovani ragazzi. 
Andrea Segre 






ANDREA SEGRE 

Nato a Dolo (Venezia) nel 1976, esordisce con alcune importanti esperienze televisive, realizzando, tra 
gli altri, i documentari Berlino 1989-1999: il muro nella testa (trasmesso nel novembre ’99 - RAI3) e Pescatori a Chioggia per la trasmissione Diario Italiano (in onda nel settembre 2001 - RAI3). A partire dal 2001, si avvicina al documentario d’autore e al movimento dei documentaristi italiani, dal gruppo di Doc.it all’esperienza dell’Apollo11, passando per decine di importanti realtà nazionali ed europee. Ha sviluppato un percorso registico particolarmente attento al territorio sociale e geografico del Veneto, specialmente nei documentari Pescatori a Chioggia, Marghera Canale Nord e La mal’ombra. Inoltre, dottore di ricerca in sociologia della comunicazione presso l'Università di Bologna, porta avanti l’interesse per i temi delle migrazioni verso l’Europa (Come un uomo sulla terra, A sud di Lampedusa, Il sangue verde, Mare chiuso) e da diversi anni collabora a progetti di cooperazione internazionale. Nel 2010 dirige il suo primo lungometraggio di finzione, Io sono Li, che viene presentato in numerosi festival internazionali conseguendo molti riconoscimenti, tra cui il Premio LUX 2012 del Parlamento Europeo, ed è distribuito in oltre 30 paesi. La prima neve è il suo secondo lungometraggio. È fondatore dell’associazione ZaLab. 

Filmografia 
La prima neve (lungometraggio, 2013), Indebito (documentario, 2013), Mare chiuso (documentario 2012), Io sono Li (lungometraggio, 2011), Il sangue verde (documentario, 2010), Magari le cose cambiano (documentario, 2009), Come un uomo sulla terra (documentario, 2008), La mal’ombra (documentario, 2007), A sud di Lampedusa (documentario, 2006), Dio era un musicista (documentario, 2004), Marghera Canale Nord (documentario, 2003). 



1 commento:

  1. Sempre qui guardo tutti i film in buona qualità e con un minimo di pubblicità https://www.cineblog01.cloud/ Pertanto, dai un'occhiata, penso che non te ne pentirai affatto

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