sabato 4 luglio 2009

Cineforum Antonianum un pò di storia - parte I

Da "RICORDARE E RACCONTARE"
La vita del Collegio negli Ultimi Anni
Collegio Universitario Antonianum
Articolo di Michela

Il Cineforum



Mi è stato chiesto di raccontare gli avvenimenti del Cineforum degli ultimi vent’anni. Non so da dove cominciare perché ogni anno è stato un anno a sé ed è difficile separare la storia del Cineforum dalla mia storia. Per questo chiedo già anticipatamente venia.
Il Cineforum Antonianum è stato fin dal suo nascere un importante appuntamento cittadino e vi sono cresciuti al suo interno generazioni di studenti e di adulti. Ogni anno si è cercato di scegliere non solo film “di cassetta” ma anche film con un contenuto che potessero dar vita a un dibattito. Anno dopo anno siamo cresciuti e abbiamo cercato di migliorarci.
Negli anni 80 il Cineforum comprendeva 3 sezioni una sezione al martedì pomeriggio per gli studenti liceali e due sezioni al martedì e al mercoledì sera per gli studenti universitari. La sezione liceale era organizzata quasi completamente da un gruppo di ragazzi liceali che, armati da un forte entusiasmo e conoscendo come e che cosa poteva interessare i propri coetanei cercava di approntare un programma avvincente. Mi ricordo che facemmo delle lunghe discussioni per capire qual era il mezzo per pubblicizzare l’iniziativa: il risultato fu che facemmo delle locandine quasi interamente a mano, colorandole con i pennarelli. Inoltre con banchetti ci ponevamo all’uscita delle maggiori scuole e facevamo le tessere in loco: il risultato premiò il nostro impegno perché nel giro di due/tre anni riuscimmo ad avere quasi trecento iscritti, solo in questa sezione. Poi a poco a poco, considerando anche il sempre maggior numero di impegni dei ragazzi, dovemmo arrenderci all’evidenza e decretare la fine di questa terza serata a metà degli anni ‘90. I film che facemmo in quegli anni ( i Blues Brothers, Fuga per la vittoria, Momenti di Gloria, Bolero e molti altri) mi sono rimasti ancora nel cuore. I dibattiti finali erano il banco di prova per i presentatori che se riuscivano a interagire bene con il pubblico veniva “premiati” passando alle serate degli universitari. Mi ricordo ancora quando un ragazzo universitario, alla sua prima esperienza, ebbe un momento di panico perché doveva parlare al microfono. Fu un momento imbarazzante per tutti ma il pubblico capì e lo incoraggio.
Nel 1990 l’impegno di tutti si coronò nell’installazione dell’impianto “Dolby Stereo” nel teatro. Era la seconda sala Cinematografica di Padova ad avere questo importante sistema sonoro che, grazie a più di dieci casse distribuite all’interno del teatro, permetteva di vivere la proiezione avvolti dai suoni. Questo impianto realizzato grazie all’accurata gestione dei fondi che ci provenivano dai tesseramenti e da un Contributo del Ministero dello Spettacolo si tradusse anche in una massiccia affluenza nelle serate di proiezione. Gli anni Novanta sono stati gli anni d’oro del Cineforum. Una situazione cittadina, dovuta alla chiusura della maggior parte dei cinema parrocchiali per ristrutturazione, il nuovo sistema sonoro, la programmazione oculata ed interessante fece si che avere la tessera del Cineforum era un privilegio. Ad inizio stagione le tessere in prevendita venivano esaurite nel giro di tre giorni: risultato 900 iscritti per anno. Il mondo universitario cittadino si dava appuntamento al martedì e al mercoledì sera all’Antonianum.
In quegli anni sono stati proiettati e commentati i film di W.Allen, Kurosava, Moretti, Avati, Tavernier, Fellini, Branagh, Benigni, Coen, Almodovar, Kitano, Lynch, Tornatore, Loach , Spielberg, tutto il decalogo di Kieslowski e molti altri.
Almeno una volta per stagione cercammo di proporre qualcosa di particolare: nel 1988 abbiamo proposto un ciclo giapponese tra cui Tokio Ga di Wenders, un film del regista Ozu (recitato in giapponese con sottotitoli in inglese)e Mishima di Shrader. Ancora oggi chi c’era allora se lo ricorda.
Nel 1992 un ciclo di film con testi teatrali: Amleto, Cyrano di Bergerac e Rosencratz e Guildenstern sono morti. il commento di uno spettatore fu: “Dio ti ringrazio che sono morti!”
Nel 1993 il film “ Il muro di Gomma” di M. Risi sulla disgrazia di Ustica fu l’occasione per rileggere gli avvenimenti con l’aiuto di Gabriele Coltro, giornalista del Gazzettino, che da anni indagava per conoscere la verità.
L’attività del Cineforum non si ferma però solo alle serate cinematografiche ma cerca di andare oltre considerando anche il modificarsi del panorama delle comunicazioni.
Nel 1987 e 1988 si tenta la produzione di un cortometraggio con la super visione di Padre Covi s.j.. Il corso fu sia teorico che pratico ed fu diviso in quattro sezioni: sceneggiatura, regia, recitazione e tecnica. Ci furono lezioni di dizione, di recitazione, di illuminazione e di montaggio.
Alcuni Corsi di cultura audiovisiva sono stati raccolti in quaderni: nel 1990 “Dal Cinema alla videorealtà: spettacoli e spettatori dentro e fuori la TV”; nel 1991 “Cinema, televisione, società”; nel 1992 “Cinema e racconto”; nel 1993 “Cinema, l’immagine e il suono”.
Tutti i corsi sono tenuti da prestigiosi relatori che esercitano il loro sapere nell’università di Bologna, Milano, Padova o fanno parte di circoli o associazioni cinemaografiche.
Nel 1993 organizziamo un convegno di due giorni su “Il cinema come strumento di educazione interculturale”, organizzato con il Cinit , Ipsia Ruzza di Padova e l’Irsae Veneto, con la partecipazione di Mohamed Soudani, regista tunisino vincitore con “Bel nome del Cristo” del Festival del Cinema Africano di quell’anno, e la proiezione in anteprima del film Rabi di Gaston Kaborè – Burkina Faso – scelto dall’UNESCO per il convegno Mondiale sull’Ecologia del 1992 in Brasile.
E in tutto questo i ragazzi del Collegio sono tutt’oggi preziosissimi per la buona riuscita della stagione. Il loro entusiasmo e la loro partecipazione ci tengono ancorati alla realtà studentesca e sono il nostro metro per capire quali sono i film, i temi che interessa sviluppare. Gli studenti inoltre che fanno parte dell”Esecutivo” aiutano a far funzionare la serata. Ognuno ha un’incarico specifico ed è fondamentale nel suo compito. Fino a qualche anno fa c’era infiltrato tra il pubblico anche chi aveva il compito di rompere il ghiaccio durante il dibattito. Questo incarico “costringeva” lo studente ad approfondire il film leggendo schede e commenti che trovava nelle varie riviste cinematografiche raccolte all’interno della Biblioteca “Magni”. Mi ricordo ancora quando una volta, in assenza di un presentatore, uno studente del Collegio con incarico interventista, si alzò in piedi prese con coraggio il microfono e presentò il film instaurando un dibattito con il pubblico.
Altri studenti hanno dato un importante contributo nella stesura del Notiziario. Piccola rivista che viene consegnata all’inizio dell’anno in cui sono raccolti commenti e critiche dei film in programma. I primi notiziari furono dei ciclostilati battuti a macchina e semplicemente rilegati e raccoglievano quattro/cinque film cosicchè in un anno si avevano due o tre libretti. Poi si decise di fare un unico fascicolo all’inizio dell’anno. Nel 1994 il notiziario cambia grafica, colori e forma. Infine nel 2001 decidiamo di dar ancora maggiore importanza ai contenuti e alla rilegatura del nostro Notiziario che diventa un piccolo libro, nella speranza di iniziare una piccola raccolta.
Volutamente in questo mio escursus non ho fatto nomi perché tanti sono state le persone che hanno collaborato negli anni e rischiavo di fare il torto a qualcuno.
Il cineforum è ancor’oggi una importante realtà cittadina, forse in questo momento si sente un po’ impolverata dagli anni, ma per molti di noi, che ci hanno creduto e si sono impegnati, è stata fondamentale anche per la nostra crescita personale: abbiamo imparato a leggere un film a non rimane passivi di fronte ad una proiezione, abbiamo imparato la tempistica per mettere una dietro l’altra le cose da fare per far partire la stagione cinematografica, a dare il giusto spazio all’iniziativa di chiunque avesse voglia di collaborare, ci siamo responsabilizzati a poco a poco.
So che questo mio scritto è incompleto e parziale, ma volevo solo farvi assaggiare la ricchezza di questi ultimi vent’anni del Cineforum Antonianum.

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