lunedì 7 novembre 2016

Quel fantastico peggior anno della mia vita


8 novembre
QUEL FANTASTICO PEGGIOR ANNO DELLA MIA VITA (Me and Earl and the dying girl) 
di Alfonso Gomez-Redon


Greg Gaines ha deciso che anche il suo ultimo anno di liceo passerà all’insegna del completo anoni- mato, evitando ogni tipo di rapporto sociale per sopravvivere in quella giungla che è la vita scolastica dei teenagers. Il suo unico amico è Earl, e con lui sin da bambino realizza cortometraggi-parodia di classici del cinema che però non hanno mai mostrato ad altri se non al padre di Greg. Poi, un giorno, sua madre lo costringe a frequentare più spesso Rachel, una compagna di classe a etta da leucemia. Greg accetta riluttante, ma passando sempre più tempo con lei, pian piano scoprirà quanto valore può avere un vero legame di amicizia.

Alfonso Gomez-Rejon, alla seconda prova, viene dalla bottega di Scorsese (Attenti agli Omaggi) e ha già una capacità impressionante di maneggiare ogni possibile sfumatura psicologica ed espressiva. (...) Non pensate al solito lm cine lo per cine li, però. Il cinema è solo l’esperanto emotivo, la piccola enciclopedia collettiva grazie a cui Greg e Rachel intessono una relazione sempre più lieve e insieme ricca, profonda e consapevole (niente amore, l’amicizia è più di cile da rappresentare). Impossibile non pensare al Giovane Holden naturalmente, anche se qui c’è per no una nota in più: la felicità. Felicità di fare, amare, creare, malgrado tutto, in ogni circostanza. E senza prediche. Davvero di che credere ai miracoli. Almeno al cinema. Fabio Ferzetti - Il Messaggero

Sundance Film Festival 2015: Gran premio della Giura e Gran premio del pubblico – U.S. Dramatic

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